Descrizione:Libro “Il cerchio da chiudere” di Barry Commoner - Garzanti Editore - 1972
Copertina rigida con sovracoperta – condizioni non buonissime (sovracoperta con strappi, copertina come da foto, pagine ingiallite) ma leggibile
Piu’ di cinquant’anni fa, nel 1971, usciva il libro “Il cerchio da chiudere: la natura, l’uomo e la tecnologia” di Barry Commoner (1917-2012), biologo ed ecologo statunitense, professore universitario di fisiologia vegetale, uno dei primi studiosi ad applicare un approccio scientifico ai problemi ambientali. In questo libro, testo fondamentale della moderna ecologia, Commoner formulò quelle che da allora vengono chiamate “le quattro leggi fondamentali dell’ecologia”.
Prima legge: Ogni cosa è connessa con le altre
L’ambiente costituisce una macchina vivente, immensa ed estremamente complessa, che forma un sottile strato dinamico sulla superficie terrestre. Ogni specie vivente è collegata con molte altre.
Questi legami stupiscono per la loro varietà e per le loro sottili interrelazioni.
Seconda legge: Ogni cosa deve finire da qualche parte
In ogni sistema naturale, ciò che viene eliminato da un organismo, come rifiuto, viene utilizzato da un altro.
Terza legge: La natura sa meglio di chiunque come fare
Sono quasi sicuro che questo principio incontrerà notevole resistenza, poiché sembra contraddire la fede universale nella competenza assoluta del genere umano
Quarta legge: Nulla è a costo zero
In ecologia, come in economia, non c’è guadagno che possa essere ottenuto senza un certo costo.
Non si può evitare il pagamento di questo prezzo, lo si può solo rimandare nel tempo. Ogni cosa che l’uomo sottrae a questo sistema deve essere restituita. L’attuale crisi ambientale ci ammonisce che abbiamo rimandato troppo a lungo.