Descrizione:ATROCITÀ E SEGRETI DELL’INQUISIZIONE SPAGNola Franco Ingegneri De Vecchi 1966
Trama: Se c’è un nome che abbia mai contenuto il presagio della vita di colui che lo ha portato, questo è il nome di Torquemada, composto dal latino torque e dallo spagnolo quemada. Frate Tommaso de Torquemada era figlio di Pedro Fermendez de Torquemada, unico fratello del cardinale San Sisto. Naque nel 1420 a Valladolid e, dopo aver terminato i suoi studi di filosofia e di teologia con il grado di dottore, seguì le orme dello zio chiedendo di vestire l’abito dell’ordine di San Domenico, che indossò al convento di San Paolo di Valladolid. Occupò la cattedra di diritto canonico e di teologia, e col tempo fu eletto priore del convento di Santa Cruz di Segovia, facendosi notare per la devozione, la cultura, lo zelo fanatico, a tal punto che fu rieletto a parecchie riprese. Torquemada diventò il confessore dell’infante Isabella, e si dice che durante la sua giovinezza avesse ottenuto da lei la promessa che se fosse salita al trono avrebbe consacrata la sua vita all’estirpazione dell’eresia nel suo regno. Il fatto che Torquemada sia riuscito a tanto conferma che il domenicano non era un uomo comune. Se si considera inoltre che egli aveva una personalità dominatrice, una eloquenza ardente e il fascino degli uomini controllati all’apparenza, ma come bruciati da un fuoco interiore, non è sorprendente che la resistenza della regina abbia finito per crollare e acconsentire a malincuore alla istituzione dell’Inquisizione nei suoi reami. Eletto Grande Inquisitore, Tommaso de Torquemada si fece subito notare per lo zelo e la grande passione con cui esercitava le sue nuove funzioni. Dal febbraio 1482 al maggio 1484 2000 persone furono mandate al rogo a Siviglia e 17000 subirono penitenze, che andavano dal semplice porto di San Benito, alla tortura ordinaria e straordinaria. In due anni di inquisitorato Torquemada si era fatto una fama di confiscatore e di torturatore che sorpassava di molto quella dei suoi predecessori. Ma egli non manifestò pienamente la forza del suo genio che a partire dal 1484, prima organizzando l’Inquisizione e dandole un codice, poi applicando questo codice e facendo funzionare questa organizzazione con la massima efficacia.