Descrizione:La necessità di fare i conti con la storia del secolo che si sta per concludere accomuna in questi anni storici ed editori: i primi tesi a riflettere su interpretazioni e ipotesi che permettano di decifrare il senso profondo di questi ultimi cento anni, i secondi intenzionati a sfruttare una così ghiotta occasione cronologica per rilanciare un genere (la storia generale, le grandi sintesi) che ha perennemente bisogno di rinnovarsi.
La proposta interpretativa diCarlo Pinzani pubblicata da Editori Riuniti si situa nella scia delle storie politico-ideologiche in cui il filo conduttore è rappresentato dalle vicende della politica internazionale e dai rapporti fra le grandi potenze.Vi è lo sforzo d'inquadrare questa narrazione in uno schema che, pur largamente debitore alle suggestioni storiografiche di Hobsbawm, se ne distanzia sul versante non secondario della periodizzazione.È infatti alla seconda metà dell'Ottocento che Pinzani fa risalire i tratti sostanziali della modernità (crescita demografica e sviluppo del pensiero politico democratico), vedendo già allora sufficientemente delineati "i protagonisti ideologici del nostro tempo".
Accanto alle più consuete contrapposizioni tra capitalismo e socialismo, democrazia e comunismo, Pinzani introduce "quella tra i sostenitori dei valori universali della libertà e dell'eguaglianza, da un lato, e quanti sostenevano i valori dell'appartenenza etnica, ignorando l'antidoto che contro di essi rappresenta il principio della fratellanza degli uomini".L'attenzione al problema "nazionale" è troppo filtrata, tuttavia, dalle interpretazioni che se ne sono date (quella marxista in maniera particolare) e dal modo in cui è stato vissuto dai movimenti politici per poter diventare occasione reale di un ripensamento della storia del secolo.
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